Per la definizione delle priorità di azione e della scelta delle contromisure è necessario prendere in considerazione i seguenti indicatori:
Apri
– installazione dell’apparecchiatura elettrica;
– il valore finanziario dell’apparecchiatura elettrica ed i costi di decontaminazione/smaltimento;
– tipo e quantità di liquido isolante
– concentrazione di PCB nell’apparecchiatura elettrica,
– stato di degrado ed effetti sulla funzionalità dell’apparecchiatura elettrica;
– possibile coincidenza fra l’attività di decontaminazione ed altre attività manutentive;
– impatto sull’ambiente associato a possibili guasti dell’apparecchiatura elettrica e conseguenti perdite di olio contaminato.
Le contromisure alla criticità “PCB nell’olio” sono il risultato delle prescrizioni e indicazioni tratte da:
IEC 60422 (tab. 5 pag. 31);
CENELEC CLC/TR 50503 (pagg. 25-26);
D.M. 29 gennaio 2007 (pagg. 42-50).
In tutti i casi le alternative sono la decontaminazione o lo smaltimento degli oli e delle apparecchiature contaminate da PCB.
Partendo dallo smaltimento, la tecnica più usata è l’incenerimento controllato dei PCB ad altissima temperatura (t > 200 °C) con un tempo di permanenza maggiore di 2 secondi. Vi sono poi altre tecniche definite “non incineration” che riportiamo qui sotto a scopo puramente bibliografico.
– Gas Phase Chemical – Reduction (GPCR); – Sodium reduction; – Base Catalysed Dechlorination; – Solvated electron; – Electrochemical Catalytic hydrogenation; – Super-critical water oxidation; – Ball milling
La decontaminazione dei PCB presenta numerosi e sostanziali vantaggi rispetto allo smaltimento. Innanzitutto la decontaminazione consente il riutilizzo ed il recupero del liquido isolante e dell’apparecchiatura elettrica. Da questo punto di vista appare evidente la differenza nella produzione di rifiuti. Inoltre alcune tecniche di decontaminazione operano sul posto e, limitatamente alla dealogenazione in continuo ed a circuito chiuso, possono essere eseguite con trasformatore in servizio, permettendo allo stesso tempo la soluzione di altre criticità come ad esempio la corrosione. Proprio per questi motivi Sea Marconi predilige e raccomanda l’approccio orientato alla decontaminazione, di seguito i processi principali per apparecchiature con liqui isolanti minerali contaminati da PCB:
A. Sostituzione dell’olio contaminato (refilling o retrofilling)
Effettuata a circuito aperto, prevede la sostituzione del liquido contaminato con liquido non contaminato compatibile con l’apparecchiatura elettrica.
Questa tecnica richiede numerosi passaggi e comporta rischi dovuti essenzialmente alla movimentazione di grandi quantitativi di olio contaminato. (approfondisci)
B. Processi di tipo chimico basati sulla dealogenazione dei PCB nell’olio
Hanno lo scopo di decomporre/rimuovere il cloro presente nella molecola di bifenile e la sua conversione in composti non pericolosi e ad una maggiore biodegradabilità.
B1. Processi di dealogenazione con sodio, litio e derivati

Per ridurre al minimo il rischio di incendio o esplosione, soprattutto in presenza di olio “umido”, dovrebbero essere prese corrette misure. Nelle loro schede di sicurezza il sodio, il litio e derivati sono classificati come prodotti infiammabili e questo non è in conforme all’art. 6.2 della Direttiva Europea 96/59/CE: “tenere lontano da qualsiasi prodotto infiammabile”.
B2. Processo di dealogenazione con polietilenglicole e idrossido di potassio (KPEG)
B3. Processo di dealogenazione in continuo ed a circuito chiuso by Sea Marconi

Il D.M. 29 gennaio 2007 (So n. 133 alla Gazzetta Ufficiale del 7 giugno 2007 n. 130) della Repubblica italiana ha eseguito una valutazione comparativa tra le diverse tecnologie disponibili per la decontaminazione dei PCB sulla base dei seguenti fattori: sicurezza dei lavoratori, sicurezza ambientale, sicurezza funzionale, ecobilancio ed emissioni, rapporto costo/beneficio.
Il risultato è la seguente matrice decisionale (tabella E3 pag. 59):
Functional safety
|
Environmental safety
|
Worker safety
|
Ecobalance and emissions
|
overall benefit-cost ratio
|
|
---|---|---|---|---|---|
Refilling | *** | ** | *** | * | ** |
Sodium, lithium and derivatives | * | * | * | ** | * |
KPEG | ** | *** | *** | ** | ** |
CDP Process by Sea Marconi | *** | *** | *** | **** | **** |
Il D.M. 29 gennaio 2007 indica fra le Migliori Tecniche Disponibili (BAT) il CDP Process by Sea Marconi:
per trasformatori o apparecchiature “in esercizio” contaminate da PCB,
per trasformatori o apparecchiature “in esercizio” contaminate da PCB “a fine vita”
per trasformatori o apparecchiature “in esercizio” isolate in PCB (ad integrazione del cambio dell’olio)
Quali sono le tecniche di decontaminazione per gli altri liquidi isolanti?
La CENELEC CLC/TR 50503 (pagg. 26) menziona i seguenti processi:
– sostituzione del fluido contaminato (in uno o più cicli);
– adsorbimento selettivo su terreni solidi;
– altri metodi con le stesse prestazioni tecniche e di sicurezza